Come era prevedibile le nuove tecnologie applicate al mondo dell'ufficio stampa hanno apportato novità e opportunità davvero interessanti. Gli addetti ai lavori dovrebbero approfondirle e capirle bene e questo non sempre accade
Come era prevedibile le nuove tecnologie applicate al mondo dell'ufficio stampa hanno apportato novità e opportunità davvero interessanti. Gli addetti ai lavori dovrebbero approfondirle e capirle bene e questo non sempre accade.
Chi conosce il lavoro dell'ufficio stampa sa che è sicuramente un lavoro fatto di relazioni. La relazione con direttori, caporedattori e giornalisti di carta stampata, radio e tv è ciò che rende un professionista del settore protagonista nel suo campo, e questo tipo di professionalità può essere sicuramente coadiuvata dalla capacità di utilizzo dei nuovi media,ma quest'ultima non può sostituirsi alla relazione.
Un ufficio stampa però utilizza anche degli strumenti che, con l'imporsi dei nuovi media, hanno cambiato in modo sensibile i suoi connotati.
Non abbiamo intenzione di soffermarci sull'uso del mailing, della gestione indirizzari o del newsradaring, in grado di stravolgere in tutto o almeno in parte il modo di gestire le proprie liste di utenti e soprattutto le notizie in input e output per rassegne stampa e magazines di settore.
In questo articolo vogliamo porre l'attenzione invece sull'uso del video e soprattutto della diretta streaming nella gestione delle notizie da parte di un ufficio stampa.
I tre ambiti principali che riguardano l'uso dello streaming per un settore come l'ufficio stampa sono certamente: la conferenza stampa, la video notizia, l'intervista.
Sebbene infatti ancora oggi i mezzi di comunicazione con la M maiuscola vengano considerati radio, giornali e soprattutto tv, sappiamo bene che la rete si è imposta per velocità di pubblicazione, capacità di penetrazione e basso gradiente di filtraggio della notizia.
Questo vuol dire che una notizia sul web può essere riprodotta in modo veloce, senza filtri di pubblicazione e soprattutto a costi ridottissimi.
A questo dobbiamo aggiungere che, come ammoniscono tutti i grandi patron dei media e social più importanti, il video sarà a brevissimo il modo più diffuso per informarsi sul web.
Detto ciò pensiamo non sia peregrino immaginare che, in un tempo verosimilmente breve, le agenzie di stampa e gli uffici stampa utilizzeranno (ora lo fanno raramente i più “moderni”) la diretta streaming per mandare in onda, sul web e sui loro portali proprietari, interviste, brevi videonotizie costruite direttamente dai loro giornalisti di redazione, e infine, ma non di minor importanza, le conferenze stampa.
Questo tipo di prodotti permetteranno due cose molto importanti: da una parte la condivisione diretta delle notizie attraverso la viralizzazione (e questo già avviene in modo molto diffuso sul web ma non sistematicamente ripreso dai media tradizionali); dall'altra parte, attraverso interviste e conferenze stampa in diretta streaming, i giornalisti interessati a un determinato argomento a livello nazionale o internazionale avranno, in tempo reale sulla propria scrivania, la possibilità di utilizzare una notizia e potranno creare l'articolo e la conseguente pubblicazione in modo economico e immediato, senza bisogno di viaggi, incontri e tempi infiniti di “approviggionamento”.
Questo panorama non cambia e non cambierà il mondo della relazione, che rimarrà importante per la professione del comunicatore addetto all'ufficio stampa. Quello che cambierà sarà l'organizzazione del lavoro e il risultato ottenuto. La diffusione infatti, se trattata bene e con tempestività, sarà maggiore e anche orientata in modo più efficace, attraverso la pubblicazione sul web che, come sappiamo, è monopolizzato della regole dell'indicizzazione sui motori di ricerca.
L'ufficio stampa del futuro (che poi è l'ufficio stampa del presente) dovrà essere dotato dunque di strumenti tecnici, attrezzature e capacità dei propri addetti che dovranno provvedere, senza grossi investimenti, a realizzare una diretta streaming di tipo professionale.
Parliamo di telecamere, microfoni, luci (dove necessarie), connessioni internet e piattaforme web in grado di supportare un palinsesto video.
Cari direttori cosa aspettate? Il treno non è ancora passato, ma è partito da un pezzo!