Se è vero (come è vero -...-) che la rete si sta velocemente trasformando in un grande contenitore di contenuti veicolati attraverso il video, è altrettanto vero che la pubblicità e le sponsorizzazioni legate ai video dettano, e detteranno sempre di più nel prossimo futuro, le regole del mercato. Da utenti conosciamo tutti i vari modi in cui la pubblicità viene proposta sui video che siamo abituati a guardare su YouTube, Facebook o su qualsiasi sito sul quale capitiamo casualmente o abitualmente. Ma nel momento in cui decidessimo di non essere solo fruitori di video ma di produrre per promuovere o sviluppare la nostra attività video da mandare on line, come potremmo controllare la pubblicità per farla diventare un veicolo utile e non dannoso?
Le strade per la Pubblicità online sono due: la sponsorizzazione diretta o l'advertising. Sono due modalità estremamente diverse sia nell'applicazione tecnica che nelle possibilità di controllo che ne derivano. Analizziamole nel dettaglio. Nel primo caso il nostro video può essere direttamente sponsorizzato da un prodotto o un'attività che può comparire attraverso un banner sul sito dove viene visualizzato il video, oppure attraverso immagini di apertura e chiusura del video stesso, o in ultima ipotesi attraverso un logo con relativo pay off o slogan direttamente impresso sul player per la durata dell'intero video o per porzioni di esso.
In questo caso siamo quindi noi a decidere chi comparirà sul nostro video, quanto pagherà e in che modo regolare il grado di invasività della sponsorizzazione. Nella seconda ipotesi, l'advertising, possiamo semplicemente guadagnare da immagini pubblicitarie che in vario modo possono comparire prima, dopo o durante il video. In questo caso è indispensabile legarsi a un provider, come per esempio YouTube, che possa inserire pubblicità attraverso i suoi automatismi e le sue regole.
Non potremmo quindi decidere chi comparirà sul nostro video, cosa pubblicizzerà lo spot che ci “toccherà” e come verrà presentato. Saremo in grado di decidere a priori solo alcune caratteristiche macroscopiche dell'inserto: se apparirà in apertura, in chiusura, durante il video, e quante volte. Senza addentrarci nel conto dei ricavi specifici che ognuna di queste due possibilità può rappresentare per un distributore o produttore di video, concentriamoci invece nel capire la piattaforma di base che può ospitare una o l'altra forma di pubblicità. Lo sponsor è una forma di ricavo che noi possiamo regolare direttamente e completamente. Per poterlo fare però dobbiamo inserire il nostro video su una piattaforma il più possibile da noi controllata, dunque un sito, una web tv o un social che noi regoliamo direttamente attraverso la nostra azione di pubblicazione.
Nel caso dell'advertising invece non siamo obbligati a strutturarci in un sistema da noi completamente controllato e possiamo direttamente appoggiarci su piattaforme che ci mettono a disposizione la pubblicazione dei video, regolando semplicemente come vogliamo che le pubblicità possono compaiano. Un fattore molto importante da considerare è che avere una piattaforma proprietaria non ci impedisce di poterci anche appoggiare ad un provider esterno (ci facciamo un canale di web tv ma poi mettiamo i nostri video anche su You Tube per intenderci), magari in un secondo momento oppure solo per alcuni video.
Concludendo possiamo dire che se abbiamo intenzione di procedere con la produzione di una serie di video e metterli on line il consiglio è creare un sito web dedicato e poi decidere come e quando condividere i nostri video ANCHE su piattaforme o social media, in piena libertà scegliendo volta per volta se il video prodotto sia pubblico, virale, social, privato, a pagamento, sponsorizzato o voglia ospitare advertising.