Dal 1° Luglio 2021 è arrivato il via libera per organizzare eventi in presenza ed ibridi, e dopo il ritorno solo apparente dello scorso anno speriamo che questa volta sia definitivo.
Sicuramente siamo ormai a nostro agio con la possibilità di far intervenire degli ospiti anche da remoto. Anni fa un collegamento da remoto era visto come un intervento di second’ordine rispetto ad essere fisicamente sul posto: questo preconcetto è stato spazzato via dalle migliaia di riunioni che abbiamo visto, organizzato e a cui abbiamo partecipato finora.
Un altro punto chiave è che abbiamo definitivamente compreso quanto siano diversi gli eventi dal vivo da quelli in streaming, non solo per la modalità di fruizione ma anche per il tipo di pubblico a cui si rivolgono.
Per tanti anni gli organizzatori di convegni, manifestazioni ed eventi in generale, mi hanno detto: “Se faccio uno streaming le persone non vengono in presenza”. Niente di più lontano dalla realtà alla prova dei fatti, dal momento che tantissime persone preferiscono ritrovarsi in presenza per incontrarsi, parlare e viaggiare. Ma è anche vero che altre trovano più comodo partecipare da casa o dal proprio ufficio, connettendosi da pc o smartphone. Sono due pubblici diversi, per cui organizzare eventi che mettano d’accordo entrambi arricchisce l’esperienza e nulla toglie all’organizzazione dal vivo.
Parlando con vari clienti, spesso ci interroghiamo su quale sarà da qui al prossimo anno la formula da adottare per gli eventi dopo la rivoluzione causata dal coronavirus.
Siamo tutti concordi (ma ciò non significa che questo avvenga) che non si può più organizzare un evento dal vivo senza includere la possibilità di collegarsi in remoto, o di distribuire il medesimo contenuto in streaming. I motivi sono i seguenti:
Gli organizzatori che scelgono di realizzare un evento in presenza e da remoto hanno la possibilità di ottimizzare il lavoro in termini di tempo e denaro; noi definiamo questo tipo di evento ‘’ibrido’’ e secondo noi sarà la formula vincente dei prossimi anni.