"Streaming live arma formidabile per l'evento a impatto zero"
Si afferma una nuova forma di evento. Con l’espressione “emissione zero” si usa indicare la produzione di energia oppure la trasformazione di questa da una forma ad un’altra senza avere nessuna emissione tipiche della combustione come ad esempio l’anidride carbonica
Le emissioni sempre maggiori di anidride carbonica sono responsabili dell’inquinamento alla base del fenomeno conosciuto come “effetto serra”, causa, concordi quasi univocamente gli osservatori scientifici internazionali, del riscaldamento globale.
Questa consapevolezza ha sviluppato, soprattutto negli ultimi anni, una forte sensibilizzazione in seno ai vari settori e attività industriali ed economiche.
La premessa era obbligatoria per capire le ragioni che hanno portato il mondo degli eventi e della comunicazione a essi correlata alla sensibilizzazione su questo argomento. Abbiamo quindi negli ultimi anni visto proliferare iniziative legate ai così detti “eventi a impatto zero”. Ma andiamo a vedere meglio di cosa si tratta.
I primi casi, che hanno ricevuto maggiore risonanza, sono stati i grandi eventi, quelli che richiamano decine di migliaia di persone nello stesso momento in un determinato luogo. Per la precisione ci riferiamo ai concerti di musica pop. Famoso fu il caso per esempio di Eros Ramazzotti che realizzò il World Tour compensando le 1500 tonnellate di CO2 emesse ogni sera con iniziative di sostenibilità ambientale in Perù. Prima di lui, i Bon Jovi, a Buenos Aires, fece ballare 45mila persone usando biocombustibile per produrre energia.
Questo tipo di iniziative sono lodevoli ma spesso utilizzano una tipologia di attenzione verso l’ambiente che potremmo considerare indiretta, il così detto “greenwashing”, ovvero una compensazione in altri settori di quello che può essere considerato l’impatto dell’evento, il quale in realtà non viene ridotto ma scontato attraverso un’azione contraria e di stessa entità realizzata in un’altra parte del mondo.
Un altro modo per realizzare eventi eco-friendly, che tra le altre cose non esclude il primo, è l’abbassamento di elementi inquinanti e quindi le emissioni dell’evento che si organizza.
Questo tipo di attenzione può essere applicata a ogni evento di qualsiasi grandezza, dal matrimonio al meeting aziendale, dal grande evento fieristico al galà sportivo.
In questo ambito la meeting industry ha dimostrato negli anni sensibilità verso queste tematiche. Sono nate società che aiutano a calcolare l’impatto degli eventi che si organizzano e che offrono consulenza su come diminuire i danni ambientali.
Il decalogo dell’abbattimento delle emissioni in ambito congressuale e fieristico consiste nell’applicare alcune regole fondamentali che accenniamo di seguito.
La principale è senza dubbio informarsi per capire quanto mediamente un partecipante ad un evento impatta sull’ambiente e conoscere le principali certificazioni ambientali, per poter scegliere società appaltatrici di servizi.
Si deve poi stare attenti a certificare il proprio evento: in Italia esistono alcuni organismi di certificazione ambientale qualificati. La certificazione permette di creare un evento secondo degli standard ben precisi e riconoscibili dal pubblico e dai partecipanti.
Il settore ospitalità e il settore catering rappresentano altre componenti fondamentali. Esistono strutture ricettive non eco-friendly che utilizzano grandi quantità di energia, producono volumi di rifiuti solidi e consumano grandi quantità di acqua.
Il catering va scelto biologico, a km0 servito su stoviglie biodegradabili o lavabili. Va curato l’utilizzo di isole ecologiche facilmente accessibili per gestire i rifiuti prodotti dai partecipanti e infine va gestita la pulizia a fine esclusivamente da società certificate.
Uno dei modi per abbassare drasticamente le emissioni nell’ambito dell’organizzazione di un evento è quello di utilizzare al massimo le nuove tecnologie per la comunicazione e per la diffusione. Va detto per onor di verità che anche internet consuma energia e produce CO2, ma oggettivamente uno dei modi per abbassare l’impatto ambientale di un evento è produrre inviti elettronici, socializzazione attraverso la viralità dei social media, utilizzare materiale informativo e pubblicitario in rete, sul cloud, o con DVD o chiavi Usb.
Anche la regia e la scenografia di un evento possono dare il loro contributo green.
Per esempio realizzare un allestimento multimediale di una sala, attraverso proiezioni e monitor invece che con pannellature cartonate o in legno o plexiglass, è senza dubbio più economico e il materiale utilizzato può servire per altri convegni semplicemente caricando file diversi per le proiezioni.
Infine, e qui veniamo proprio al settore di nostro precipuo interesse e competenza, trasmettendo l’evento in web streaming possiamo raggiungere molti risultati in quanto a diminuzione delle emissioni: aumentarne la visibilità attraverso la trasmissione in dirette e on demand dell’evento; abbassare in modo sensibile i costi di trasporto, pernottamento, catering per i partecipanti senza perdere il fascino della partecipazione face to face; eliminare il costo di pernottamento, catering e trasporto per i relatori, collegandoli da remoto attraverso webinar in diretta.
Non dimentichiamo inoltre che comunicare rendendo partecipi della scelta green tutti i soggetti partecipanti ci aiuterà ad amplificare l’audience e a far crescere la nostra reputazione, perché sempre più persone e soggetti economici dimostrano una spiccata sensibilità e un interesse verso le tematiche ambientali, dimostrando di preferire la partecipazione a un evento organizzato da una società orientata al rispetto per l’ambiente.